COSTRUIRE IN LEGNO OGGI

03.05.2013 17:05

 

Ultimamente è piuttosto frequente imbattersi in articoli di quotidiani o di riviste specializzate dedicati ai nuovi edifici realizzati in struttura lignea.

Il crescente interesse dei mass-media per questo materiale non deve tuttavia indurre a ritenere che le costruzioni in legno siano semplicemente una delle tante mode del settore, destinata a scemare con il passare del tempo.

Sono infatti fermamente convinto che la sempre maggiore attenzione riservata al legno, quale alternativa alle modalità costruttive tradizionali, non debba essere sottovalutata soprattutto in questa epoca in cui le tecnologie costruttive sono chiamate a soddisfare anche le esigenze di clienti che chiedono e vogliono abitare in case sicure e “sane”.

Tale riflessione assume maggior forza soprattutto se si considera il periodo particolarmente difficile che stiamo affrontando; ritengo infatti che le persone stiano rivalutando e apprezzando cose a cui prima non prestavano attenzione, preferendo andare dritti alla sostanza e solo in un momento successivo alla forma.

Il legno quindi come “filosofia di vita”, ma anche come metodo costruttivo tecnicamente all’avanguardia.

In particolare una delle caratteristiche interessante è quella di essere utilizzato "a secco", cioè senza bisogno di materiali mischiati con l'acqua.

Nonostante questo metodo sia già particolarmente diffuso in altri paesi europei e del mondo, nel nostro paese si avverte ancora qualche resistenza a cambiare una mentalità ancora troppo legata all’idea che gli edifici debbano per forza essere strutture “piene”, massicce, fatte di mattoni, malta e cemento.

Se però riflettiamo per un attimo su questo concetto di solidità, non possiamo non renderci conto di quanto lo stesso sia fuorviante e ingannevole. Si pensi ad esempio agli ultimi tragici eventi che hanno colpito l’Abruzzo e l’Emilia, dove case e scuole sono venute giù come castelli di carta.

La verità è che gli operatori del settore, forse solo per sentirsi sicuri e al riparo da errori, insistono a volte nell’adottare metodi costruttivi obsoleti, che si rivelano spesso pericolosi, malsani, poco igienici e soprattutto anti economici.

Credo quindi che sia dovuta anche a questa nuova consapevolezza il successo del legno nel campo dell'edilizia, come lo confermano anche le ultime edizioni delle fiere del settore, dove i padiglioni dedicati al legno sono sempre più numerosi e affollati.

Anche noi come Collegio abbiamo avuto modo di testare l'interesse al tema con l'organizzazione di un incontro dal titolo:"Edifici con struttura in legno - vantaggi e pregiudizi" tenutosi lo scorso marzo e che ha riscosso non poco successo.

A tal proposito, mi sembra utile ripercorrere alcuni passaggi di quell’incontro, in cui sono stati evidenziati i vantaggi del costruire in legno, e sono stati smascherati i numerosi pregiudizi che ancora aleggiano intorno a questo tema.

Mi preme in questa sede semplicemente ricordare che il legno è:

- un materiale rinnovabile e l'esistenza di foreste certificate ne garantisce la sostenibilità ambientale.

- un materiale elastico e quindi con una elevata resistenza ai moti tellurici.

- un materiale leggero, quindi adatto per essere utilizzato anche per costruire sopralzi in edifici già esistenti

- un materiale che per la sua porosità permette di garantire un comfort dell'ambiente interno ad ottimi livelli. Esso, infatti, immagazzinando aria e vapore consente di avere delle temperature superficiali delle pareti pressoché identiche a quelle dell'ambiente abitato, e regola naturalmente il livello dell'umidità ambientale assorbendo o espellendo vapore acqueo a seconda delle necessità dell'ambiente (se troppo o poco umido).

- le pareti in legno hanno spessori molto più ridotti rispetto ad una muratura con gli stessi valori di trasmittanza termica o sfasamento. Si potrebbe valutare che per un appartamento di circa 100 mq si arrivano a guadagnare fino a 6mq di superficie utile (un bagno in più!)

A ciò si aggiunga che:

- i lavori di cantiere sono estremamente rapidi, con una conseguente riduzione dei costi per eventuali noleggi di ponteggi e gru, nonché per la manodopera.

- i cantieri sono più sicuri e più ordinati, essendovi un numero ridotto di macchinari e uomini.

- i cantieri sono meno rumorosi e sporchi, essendo appunto delle costruzioni "a secco".

Bisogna tuttavia ammettere che il legno ha sì un punto debole, che poi come abbiamo visto è però anche il suo vantaggio in termini di comfort e salubrità, ovvero che esso è un materiale poroso e in quanto tale si comporta come una spugna in caso di presenza di acqua abbondante. Quest'acqua se non riesce ad asciugarsi in un tempo breve può portare, in condizioni di umidità e temperatura esterna particolari, alla marcificazione del legno con conseguente danno strutturale anche irreversibile.

Tale criticità tuttavia può essere facilmente evitata se il (bravo) progettista adotta tutte le misure idonee ad evitare che l'acqua non stazioni mai sul legno, bensì defluisca ed abbia la possibilità di asciugarsi tramite la ventilazione naturale. Lo studio preciso del dettaglio è sicuramente un elemento fondamentale del progetto della casa in legno e soprattutto la sua corretta realizzazione in cantiere. Si tenga comunque presente che le parti strutturali in legno sono sempre perfettamente protette dal cappotto esterno, dalla copertura e dal cartongesso interno. Quindi il problema appena descritto potrebbe sorgere più facilmente solo nel caso in cui la scelta architettonica preveda rivestimenti esterni in legno.

Concludo invitando tutti a sperimentare la differenza di una casa in legno rispetto ad una tradizionale. A tal fine il Collegio si sta muovendo per organizzare una giornata in cantiere e all'interno di abitazioni già concluse, al fine di dare a tutti la possibilità di toccare con mano la bontà di questa ritrovata tipologia costruttiva.